Scrittrice, drammaturga e attrice italiana.
Figlia dello scrittore Carlo Mazzantini e di una nota pittrice irlandese, si diploma presso l'Accademia Nazionale d'Arte
Drammatica all'inizio degli anni anni Ottanta.
Successivamente si esibisce come attrice di teatro, cinema e televisione ma è conosciuta soprattutto come scrittrice;
ha infatti esordito in letteratura con Il catino di zinco (Marsilio Editori, 1994), vincitore del Premio Campiello e del premio
Opera Prima Rapallo-Carige.
Con Non ti muovere (Mondadori 2002) ha vinto il premio Strega.
Nel 2008 la Mazzantini è ritornata
nelle librerie con il romanzo Venuto al mondo.
Del 2011 è
Nessuno si salva da solo (Mondadori).
Del 2011 è Mare al mattino (Einaudi);
del 2013 è un altro romanzo edito da Mondadori:
Splendore.
Margaret Mazzantini
Venuto Al Mondo
Premio Campiello 2009.
Una mattina Gemma sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, un ragazzo di sedici anni.
Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino.
Ad attenderla all'aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico, fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi
invernali del 1984 traghettò Gemma verso l'amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere.
Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi invecchiati
in un dopoguerra recente. Una storia d'amore appassionata, imperfetta come gli amori veri.
Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita. Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza
pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una guerra che mentre uccide procrea.
L'avventura di Gemma e Diego è anche la storia di tutti noi, perché questo è un romanzo contemporaneo.
Di pace e di guerra.
La pace è l'aridità fumosa di un Occidente flaccido di egoismi, perso nella salamoia del benessere.
La guerra è quella di una donna che ingaggia contro la natura una battaglia estrema e oltraggiosa.
L'assedio di Sarajevo diventa l'assedio di ogni personaggio di questa vicenda di non eroi scaraventati
dalla storia in un destino che sembra in attesa di loro come un tiratore scelto.
Un romanzo-mondo, di forte
impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematico come una parabola.