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Note sull'autrice Magda Szabó

La sua famiglia d'origine appartiene al ceto borghese colto. Finisce gli studi di ungherese e latino nel 1940, all'Università di Debrecen e inizia ad insegnare prima nella sua città natale e poi nel liceo protestante per ragazze di Hódmezővásárhely. Sin dal 1945, lavora per il Ministero della Religione e dell'Educazione fino al suo licenziamento nel 1949, in seguito all'insediamento del regime comunista e al contemporaneo avvento dello stato socialista.
Per il nuovo regime avrebbe dovuto occuparsi maggiormente della vita dei contadini e degli operai, seguendo l'esempio di altri scrittori suoi compatrioti.
Quello stesso anno le ritirano anche il premio Baumgarten.
Nel 1947 si sposa con lo scrittore Tibor Szobotka (1913-1982).
È in quest'epoca che scrive le sue prime raccolte di poemi Angelo e Verso l'uomo. I suoi primi libri vengono pubblicati subito dopo la Seconda guerra mondiale.
Poi segue, per dei motivi politici, un lungo silenzio letterario che è rotto solo verso la fine degli anni cinquanta quando inizia a raccogliere successi e a ricevere numerosi premi letterari.
Nel 1959 grazie al sostegno di Hermann Hesse, viene pubblicato in Germania Affresco, una delle sue opere miliari.
Il suo romanzo La porta (1987) ha ottenuto il Premio Betz Corporation (Stati Uniti) nel 1993 e il Prix Femina nel 2003. Nel 2007, ha ricevuto un premio per il miglior romanzo europeo per Via Katalin.
Muore lo stesso anno a Kerepes, cittadina vicina alla capitale ungherese Budapest.
Il primo volume della sua autobiografia Für Elise è apparso in Ungheria nel 2002.
La Szabó è stata una delle scrittrici ungheresi più tradotte al mondo.
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Magda Szabò

Ditelo A Sofia

Budapest, estate 1957. Sofia ha undici anni e non riesce a capire il difficile mondo dei grandi intorno a lei.
Timida e impacciata, studentessa mediocre e delusione continua per sua madre, Sofia aveva un buon rapporto solo con il padre, giovane medico stroncato da un infarto.
«Ditelo a Sofia» sono le sue ultime parole, che diventano per la ragazzina un’ossessione.
«Ditelo a Sofia»: ma cosa? Il desiderio spasmodico di conoscere l’ultimo messaggio del padre la spinge sulle tracce dell’unico testimone che era in ambulatorio in quel momento, il terribile signor Pongráz, l’anziano usciere della sua scuola.
L’uomo nasconde, dietro la rabbia, un doloroso segreto, Sofia vede gli errori degli adulti, ma non giudica e cerca qualcuno che le voglia bene per quello che è. Insieme, l’anziano scontroso e la bambina troppo sensibile, cercheranno risposta alla loro silenziosa domanda d’amore.
Da una scrittrice che ha segnato la letteratura del Novecento, conosciuta dal grande pubblico per il suo capolavoro La Porta, un romanzo lieve e profondo, che parla una lingua senza tempo e dipinge i moti dell’animo nelle loro più sottili sfumature, rendendo straordinarie vite ordinarie.
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November 2014
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