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Note sull'autore John Steinbeck

John Ernst Steinbeck nasce il 27 febbraio del 1902 a Salinas, cittadina rurale della California, figlio del tesoriere della contea di Monterey e di un'insegnante.
Cresciuto conon le sorelle Mary, Elizabeth e Esther, durante l'adolescenza inizia a scrivere poesie e racconti:
a quattordici anni decide che da grande avrebbe fatto lo scrittore.
A partire dal 1919 frequenta corsi di scrittura creativa e letteratura inglese alla Stanford University, ma i suoi studi vengono spesso interrotti da lavori temporanei e occasionali.
Alle soglie della laurea John Steinbeck è costretto a rinunciare all'università in maniera definitiva;
prova, comunque, a entrare a far parte del mondo letterario, pubblicando poesie, racconti e articoli su giornali e riviste; nel 1925 prova a trasferirsi a New York, al tempo fulcro della vita intellettuale negli Stati Uniti, ma l'esperienza nella Grande Mela si conclude già l'anno successivo.
Così, dopo essere stato per breve tempo giornalista del "New York American", una volta tornato in California lavora come custode di una residenza estiva:
tale impiego gli concede molto tempo libero, che gli permette di scrivere il suo primo romanzo, intitolato "Cup of gold" (in italiano "La santa Rossa"), pubblicato nell'agosto del 1929, poche settimane prima del celebre giovedì nero di Wall Street.
Nel 1930 sposa Carol Henning e si trasferisce con lei a Pacific Grove;
poco dopo, conosce Edward Ricketts, filosofo e biologo marino che diventerà suo amico e influenzerà il suo modo di pensare. Nel 1932 viene pubblicato il suo secondo romanzo, "The pastures of heaven" (in italiano "I pascoli del cielo"), in cui vengono ritratte le storie di alcune famiglie contadine: in questo volume l'autore, sommando racconti accomunati dal luogo, coglie i sentimenti e le passioni di questo mondo minuscolo, con un affresco decisamente realistico.
Sempre alla vita contadina è ispirato "To a god unknown" (in italiano "Al dio sconosciuto"), del 1933, che non ottiene successo né presso il pubblico né presso la critica.
L'anno seguente, nel 1934 perde la madre; poco dopo diventa orfano anche del padre.
In questo periodo incontra Pascal Covici, colui che pubblicherà i suoi libri per il resto della sua vita, e Elizabeth Otis, che invece diventerà la sua agente letteraria e cinematografica in società con Mavis McIntosh.
E' in quei mesi che viene edito "Tortilla Flat" (in italiano "Pian della Tortilla"), che cambia la vita di John Steinbeck:
i diritti del libro, infatti, vengono acquistati immediatamente da Hollywood per una cifra di 4mila dollari, che regalano un certo benessere allo scrittore.
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John Steinbeck

Furore

Pietra miliare della letteratura americana, "Furore" è un romanzo pubblicato negli Stati Uniti nel 1939 e coraggiosamente proposto in Italia da Valentino Bompiani l'anno seguente.
Il libro fu perseguitato dalla censura fascista e solo ora, dopo più di 70 anni, vede la luce la prima edizione integrale, nella nuova traduzione di Sergio Claudio Perroni.
Una versione basata sul testo inglese della Centennial Edition dell'opera di Steinbeck, che restituisce finalmente ai lettori la forza e la modernità della scrittura del Premio Nobel per la Letteratura 1962.
Nell'odissea della famiglia Joad sfrattata dalla sua casa e dalla sua terra, in penosa marcia verso la California, lungo la Route 66 come migliaia e migliaia di americani, rivive la trasformazione di un'intera nazione.
L'impatto amaro con la terra promessa dove la manodopera è sfruttata e mal pagata, dove ciascuno porta con sé la propria miseria "come un marchio d'infamia".
Al tempo stesso romanzo di viaggio e ritratto epico della lotta dell'uomo contro l'ingiustizia, "Furore" è forse il più americano dei classici americani, da leggere oggi in tutta la sua bellezza.




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November 2014
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